Piattaforma: Microsoft Windows, PlayStation 4, Xbox One
Ideazione:
Sviluppo: Compulsion Games
Pubblicazione: Gearbox Publishing
Motore grafico: Unreal Engine 4
Genere: Avventura, Survival, Stealth
Tema: Distopia
Uscita: 10 agosto 2018
Fascia di età: PEGI 18

We Happy Few è un gioco d'azione in prima persona dove il giocatore si troverà a controllare, nel corso della storia, tre personaggi differenti nel corso di tre archi narrativi principali. Durante gli archi narrativi avrà un obiettivo principale (di trama), e numerose missioni secondarie, oltre alle statistiche di sete, fame, etc... da tenere sotto controllo per evitare la propria morte. Il giocatore potrà raccogliere e rubare armi e altri oggetti per usarli o per costruirne di migliori, ma alla base dell'intero gameplay si trova una pillola chiamata "Gioia", che permetterà al giocatore di apparire normale e non essere identificato come un "musone" dalla polizia. Prendere tale pillola tuttavia causerà effetti negativi al giocatore, rischiando perfino di perdere il personaggio e dover ricominciare.
Lo stealth è quindi alla base del gioco, i nemici sono molti ed è impossibile affrontarli tutti uscendone vivo, pur avendo buone armi. E non basterà la gioia per mimetizzarsi tra la gente, anche gli abiti indossati avranno la propria importanza per non apparire fuori posto nei quartieri più ricchi.

Il gioco è ambientato nel 1960, in un passato distopico dove la Germania ha vinto la seconda guerra mondiale e nel Regno Unito è stato reso obbligatorio l'uso di una speciale droga, chiamata "Gioia", che rende il mondo più piacevole e riduce le possibilità di sovversione.
I tre protagonisti, l'addetto alla censura Arthur Hastings, la scienziata Sally Boyle e il soldato Ollie Starkey, dopo aver scoperto la verità e rifiutato la pillola, tenteranno di ritrovare i propri amici e cari perduti e liberare la popolazione dal giogo in cui sono stati intrappolati.

Il gioco venne annunciato il 26 febbraio 2015 e dopo numerosi anni, un Kickstarter e peripezie di ogni genere, da semplice gioco indie suscitò l'interesse di alcune compagnie maggiori guadagnandosi lo status di Triple A game, venendo a costare ben il doppio di quanto era stato promesso inizialmente (attualmente 59,99€), e trovandosi quindi a dover giustificare quei soldi in più con maggiore contenuto.
Ma andiamo ad analizzare meglio la situazione: il gioco era partito come semplice progetto indipendente, basse aspettative ma un concetto e un design stupendi. La gente, me compresa, se ne innamorò immediatamente, i volti storpiati da ghigni e maschere inquietanti, i colori estremamente saturati, la pillola, l'ambiente distopico... Raggiunsero l'obiettivo del Kickstarter in men che non si dica ed iniziarono la produzione. Già nel 2016 presentarono una demo, e promisero l'uscita entro i primi mesi del 2018. Poi cadde il quadro.
Quando compagnie maggiori iniziarono a mettere mano al progetto vollero subito alzare il prezzo, e per giustificare tale rialzo gli sviluppatori si trovarono a dover aggiungere più contenuti extra, missioni secondarie, oggetti, azioni... Quando il 2018 arrivò si resero subito conto che non avrebbero fatto in tempo a terminare il gioco in tempo, e l'uscita venne posticipata ad agosto.
Agosto giunse, e posso dirlo? Fu un'enorme delusione. La trama era accattivante, il design e l'ambientazione pure, ma il quantitativo di bug riscontrati dai giocatori rendeva quasi impossibile la giocabilità e rovinava totalmente l'immersione nella storia. Questo sarebbe stato accettabile in un gioco indipendente, ma è assolutamente inconcepibile in un gioco AAA pagato 60 euro, ben più di giochi stupendi usciti quest'anno quali Spiderman, God of War e Detroit: Become Human.
Trovo il fatto assolutamente vergognoso e inaccettabile. Da un gioco pagato a prezzo pieno ci si aspetta un certo livello di affidabilità, ma il prodotto giunto nelle nostre mani dà l'impressione che gli sviluppatori abbiano semplicemente smesso di fregarsene del progetto e abbiano deciso di farlo uscire così com'era piuttosto che prendersi dell'altro tempo per sistemare i bug. Il che mi fa ancora più ridere poiché la scusa da loro data per posticipare ad agosto l'uscita del gioco è stata il "dover rifinirie alcuni aspetti del gioco in modo da migliorare l'esperienza dei giocatori". Consiglio questo gioco? No. Non a questo prezzo. Magari tra qualche anno, quando si saranno resi conto dell'idiozia commessa e avranno abbassato il prezzo a 20 euro (ma anche meno), sarà accettabile, ma al momento non mi sento di consigliare a nessuno un titolo così imprevedibile e frustrante.
Voto finale: 4/10

Piattaforma: PlayStation 4
Ideazione: Cory Barlog
Sviluppo: SIE Santa Monica Studio
Pubblicazione: Sony Interactive Entertainment
Motore grafico: Non pervenuto
Genere: Avventura arcade
Tema: Mitologia norrena, Mitologia greca, Fantasy
Uscita: 20 aprile 2018
Fascia di età: PEGI 18

God of War 4 presenta meccaniche di gioco ben diverse da quelle dei suoi predecessori. Pur nascendo con la stessa premessa di combattere creature mitiche potenti e gigantesche, le armi storiche del gioco, le Lame del Caos, scompaiono (almeno all'inizio) per dar posto al Leviatano, un'ascia da battaglia magica che può essere richiamata da Kratos a piacimento una volta lanciata. La presenza del figlio è un'altra meccanica aggiunta, durante il gioco sarà infatti possibile controllare Atreus dandogli ordini in combattimento e chiedendogli di tradurre e leggere testi, nonché sfruttarlo per risolvere alcuni puzzle necessari ad accedere a nuove aree. La telecamera cinematografica fissa dei precedenti capitoli della saga viene anch'essa sostituita da una libera sopra le spalle. Viene anche introdotta la possibilità di potenziare l'attrezzatura (armature, armi, e abilità sia di Kratos che di Atreus) grazie a collezionabili trovati in gioco. Infine l'utilizzo del Bifröst permetterà ai giocatori di esplorare i numerosi regni che compongono Yggdrasill, rendendo il gioco a tutti gli effetti un open world in continuo mutamento ed espansione. I regni esplorabili sono Midgard, Alfheim, Jotunheim, Múspellsheimr, Helheim e Niflheimr, restano tuttavia bloccati Asgard, Vanaheimr (che era stata presentata come esplorabile all'E3, chissà che non si sblocchi in un futuro DLC) e Svartálfaheimr.

Sono trascorsi anni dall'ultima avventura del Fantasma di Sparta e finalmente sembra essersi riuscito a lasciare il passato alle spalle, trasferendosi al nord e costruendo una nuova famiglia, con una moglie, Faye, e un figlio, Atreus.
Ma quando questa viene a mancare, le sue ultime volontà costringono Kratos ad uscire dal suo isolamento per imparare di nuovo ad essere un buon padre, proteggere il figlio Atreus e sfuggire ad un misterioso Straniero che sembra conoscere la sua vera identità.
La missione chiara che credeva di aver intrappreso diverrà presto molto più complicata, ed attirerà l'interesse delle numerose divinità norrene che abitano queste terre ghiacciate. Riusciranno padre e figlio a portare le sue ceneri sulla cima più alta dei regni? Starà alla volontà dei giocatori rispondere alla domanda.

Questo è un gioco che ho solo potuto provare a casa di amici, non possedendo una Ps4, ma che ho seguito su youtube subito dopo averlo provato. Non lo attendevo, non ho mai giocato nessuno dei precedenti God of War pur conoscendo la trama e gli avvenimenti generali, ma mi ha stupito. Ignorando la grafica mozzafiato, soprattutto nella composizione dei paesaggi (che avrei potuto ammirare per ore senza nemmeno fare altro), e la colonna sonora estremamente emotiva, perfetta in ogni istante e che ha contribuito ad un'immersione ancora più profonda nell'ambientazione, il gioco di per sé é stato un passo avanti immenso per tutti gli arcade di questo genere. Una mappa interamente esplorabile e con più mondi in costante mutamento man mano che il gioco procede, una relazione estremamente realistica tra padre e figlio che si evolve e costruisce durante la partita regalando emozioni uniche, tutto unito ad un sistema di combattimento facile da comprendere ma abbastanza difficile da fornire una sfida ai giocatori e a missioni secondarie che invogliano ad essere seguite, che danno quasi l'impressione di far parte della trama principale per quanto sono ben curate.
Se giochi come Detroit: Become Human sono più vicini a dei film a scelte multiple (cosa che personalmente adoro, ma che altri possono apprezzare meno), God of War 4 prende le caratteristiche migliori deo film e dei videogiochi, fondendole in un risultato più unico che raro, un gioiello prezioso in tutto e per tutto.
Se dovessi proprio fare una critica al gioco, sarebbe nei confronti di alcune bossfight, in particolare quelle dei numerosi Troll, che cambiavano leggermente le skinn ma mantenevano sostanzialmente lo stesso move set, diventando alla lunga ripetitivi, e quella dell'ultima Valchiria, resa quasi ingiusta a causa di una mossa sbilanciata che rende la vittoria del giocatore dettata principalmente dal caso. Nonostante questo resta un gioco che consiglio ad occhi chiusi, non vi pentirete dell'acquisto.

Piattaforma: Microsoft Windows, PlayStation 4, Xbox One
Sviluppo: Frontier Developments
Pubblicazione: Frontier Developments
Motore grafico: Cobra
Genere: Azione, Gestionale
Tema: Fantascientifico, Jurassic World: Il regno distrutto
Uscita: 12 giugno 2018
Fascia di età: ///

Il gioco è stato distribuito in contemporanea all'uscita del film "Jurassic World: Il regno distrutto", un'aggiornamento di gioco gratuito è stato poi distribuito il 22 giugno rendendo disponibili 6 nuovi dinosauri tratti dal film.
Gli attori Jeff Goldblum, Bryce Dallas Howard e BD Wong hanno prestato le loro voci all'interno del gioco per interpretare i loro corrispondenti ruoli nella saga.

Jurassic World Evolution è un gioco di simulazione che permette ai giocatori di progettare e costruire dei parchi a tema di dinosauri. I dinosauri sono ovviamente le principali attrazioni del gioco, 48 diverse specie in totale a loro volta modificabili grazie all'ingegneria genetica. Essi hanno diversi bisogni, il cibo, che va sempre rifornito perché i dinosauri non muoiano, l'acqua, lo spazio, la foresta, la popolazione. E questo precario equilibrio tra le diverse necessità può facilmente venire perturbato da un temporale, un blackout, un tornado o da una malattia.
Le strutture principali in gioco sono 5: l'Expedition centre, dove si possono organizzare spedizioni in giro per il mondo alla ricerca di nuovi fossili attraverso i quali sbloccare nuovi dinosauri o potenziare quelli già posseduti, il Centro di Ricerca, dove i fossili trovati e i progressi in gioco permettono di sbloccare nuove infrastrutture, ricercare cure per determinate malattie e sbloccare nuove modifiche ai geni dei dinosauri per potenziarli, l'Incubatore, dove i dinosauri vengono fatti nascere, e infine l'ACU centre e la Ranger Station, necessarie per il trasporto dei dinosauri, le riparazioni alle infrastrutture e altre attività sul campo.
Durante la modalità storia del gioco, oltre alle emergenze naturali si ha un'ulteriore incognita da affrontare, i contratti. Le 3 fazioni Scienza, Sicurezza e Intrattenimento proporranno numerosi contratti al giocatore, accettarli significa aumentare la propria reputazione nei confronti di una determinata fazione, ma se non vengono aumentate di pari passo, le fazioni rimaste indietro potrebbero mettere in atto sabotaggi per scatenate i dinosauri contro il pubblico, diminuendo conseguentemente i ratings del parco.
Vi è infine una modalità sandobx sull'ultima isola sbloccabile: Isla Nublar. Qui i fondi saranno illimitati e le tre fazioni non saranno presenti, per permettere ai giocatori di sbizzarrirsi e provare anche le funzioni di gioco più rischiose.

Questo è un gioco che personalmente attendevo da tempo. Poter costruire il proprio Jurassic Park da zero in ogni dettaglio? Dimostrare che è possibile tenere in cattività dei dinosauri senza tragedie? Farli combattere tra loro e mangiare persone? Sono sogni che si avverano e Jurassic World: Evolution si dimostra all'altezza delle aspettative. Le possibilità sono innumerevoli e poter finalmente interagire coi tanto amati dinosauri della saga, dai più famosi ai meno conosciuti, in un certo senso scalda il cuore. Questo è un gioco che mi sento sinceramente di consigliare, ovviamente deve piacere il genere, o alla lunga le attese e i momenti di calma potrebbero risultare noiosi, ma è il rischio che si corre con molti videogiochi gestionali.
Vi sono comunque alcune pecche di cui vorrei parlare, prima su tutte la modalità sandbox che dovrebbe permettere piena libertà di costruzione, ma che invece consente di utilizzare solo i dinosauri e le infrastrutture già sbloccate durante la modalità storia, un peccato. Una critica minore che vorrei fare è alle animazioni dei dinosauri in combattimento, probabilmente si tratta solo di un mio capriccio ma... mi aspettavo più varietà. Le diverse specie hanno sempre lo stesso tipo di attacchi a seconda delle loro dimensioni e delle dimensioni degli avversari, per giunta non è possibile avere combattimenti tra più di due dinosauri alla volta, dopo poco la cosa diventa noiosa da guardare, spero ne aggiungano altre con futuri aggiornamenti. Vorrei infine chiudere la mini digressione con una speranza, la speranza che magari, tra qualche mese, introducano anche dinosauri acquatici e volanti per mantenere vivo l'interesse dei giocatori, se non continuano ad aggiungere nuove variabili purtroppo dubito che il gioco riuscirà a vivere molto a lungo.

Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, Microsoft Windows
Ideazione: ///
Sviluppo: Dontnod Entertainment
Pubblicazione: Focus Home Interactive
Motore grafico: Unreal Engine 4
Genere: Dark fantasy
Tema: Fantasy, Soprannaturale, Storico
Uscita: 5 giugno 2018
Fascia di età: Dai 18 anni in su

Il gioco sarebbe originariamente dovuto uscire a novembre del 2017, ma subì dei rallentamenti a causa di alcuni problemi tecnici. A gennaio dell'anno seguente, dopo mesi di silenzio, vennero lanciati quattro video promozionali che svelarono il nuovo aspetto del personaggio principale e alcune meccaniche di gioco, nonché la nuova data di uscita: il 5 giugno 2018.
Essendo il gioco dagli stessi creatori di Life is Strange, un piccolo easter egg è stato inserito nell'ufficio del protagonista sotto forma di una pianta da innaffiare che prende il nome di Lisa, come quella posseduta da Max nel gioco.

Il gioco è ambientato nella città di Londra divisa in quattro quartieri che il protagonista, il dottor Jonathan Reid, potrà esplorare interagendo con i loro abitanti, scoprendo le loro storie e decidendone le sorti. Il giocatore potrà curare, aiutare, ma anche uccidere i personaggi che lo circondano, e in alcuni casi potrà perfino trasformarli in sua progenie.
Per salire di livello e potenziare le abilità vampiriche del protagonista vi sono tre modi, completare missioni secondarie e principali aiutando gli abitanti di Londra, bere il loro sangue uccidendoli, e combattere nemici.
A seconda delle scelte fatte durante il gioco i comportamenti dei personaggi nei confronti del dottor Reid potranno cambiare da amicizia ad ostilità, e perfino al crollo di interi distretti, con la conseguente perdita di tutte le missioni secondarie che potevano essere svolte in quel luogo. Quattro sono inoltre i finali ottenibili in gioco, due negativi e due positivi sempre dettati dalle scelte fatte durante la partita. L'obiettivo finale è sconfiggere l'epidemia che sta affliggendo Londra scoprendo nel mentre chi abbia trasformato Jonathan in un vampiro.

Jonathan Reid era un chirurgo di grande fama quando si arruolò nella Prima Guerra Mondiale, era benestante, aveva una famiglia ed era rispettato dalla comunità, finché un giorno, di ritorno dalla guerra, non venne assaltato da un individuo misterioso e privato della sua vita, condannandolo per l'eternità alle tenebre.
Il gioco comincia al principio della sua non vita, e il dottore si troverà immediatamente travolto dalla nuova realtà in cui è entrato a fa parte, inseguito da cacciatori di vampiri e incapace di spiegare con la logica e la scienza la trasformazione a cui è appena andato in contro. In aggiunta a questo, la Londra a cui era tornato era ben diversa da quella che aveva lasciato, la fiorente città di un tempo si era ora ridotta ad un'ombra, un labirinto di vicoli pericolosi minacciati da un'epidemia che, per essere risolta, richiederà non solo tutte le sue competenze mediche, ma anche le abilità soprannaturali che non è ancora in grado di comprendere appieno. Riuscirà il dottor Reid a salvare la sua città e non perire per mano delle numerose minacce che popolano le strade londinesi? Starà alle abilità del giocatore determinarlo.

Vampyr è un gioco uscito nel 2018 con una grafica indietro di 10 anni, inutile nasconderlo. I problemi sono tanti, tra cui vari bug più o meno debilitanti presenti soprattutto nella versione sottotitolata in italiano. I difetti del gioco possono dare non pochi fastidi, ma allora perché parlare di questo titolo? La verità è che se si riesce a guardare oltre i problemi di grafica e i lunghi caricamenti ci si trova davanti un gioco fatto col cuore, dai personaggi ben caratterizzati e realistici nelle loro reazioni, dal voice acting quasi sempre di livello, da uno studio degli ambienti dettagliato ed estremamente realistico che mi ha stupito più volte nel corso della partita e da una trama molto interessante e che riesce a reggere fino alla sua conclusione. Unica pecca la love story forzata del protagonista con uno dei personaggi principali, a dir poco imbarazzante e che mi ha fatto alzare più volte gli occhi al cielo per la sua banalità, potevano risparmiarsela.
È un gioco che consiglio? Si, ma non a prezzo pieno, attendete che escano degli sconti prima di acquistarlo, tuttavia ritengo che meriti di essere giocato di persona per provarne l'esperienza. Sono pochi ormai gli sviluppatori temerari che osano prendere in mano le ambientazioni vampiresche, e posso dire con piacere che quest'ultimi li hanno trattati con rispetto, seppur con qualche ingenuità. Provare per credere. 😉

Piattaforma: Xbox One, Microsoft Windows
Ideazione:Chad Moldenhauer, Jared Moldenhauer
Sviluppo: Studio MDHR
Pubblicazione: Studio MDHR
Motore grafico: Unity
Genere: Platform, Sparatutto a scorrimento
Tema: Fantasy, Soprannaturale
Uscita: 29 settembre 2017
Fascia di età: ///

Inizialmente il gioco era nato con l'idea di creare una serie di boss difficili da superare e dal pattern creativo così da sfidare le abilità dei giocatori, ma l'idea piacque tanto al pubblico che i due fratelli Moldenhauer decisero di realizzare un vero e proprio gioco, collegando i livelli con una mappa esplorabile, e dando al tutto una trama.
Esistono inoltre all'interno del gioco due modalità, la prima permette di giocare Cuphead completamente in bianco e nero, ed è sbloccabile giocando in modo Pacifista, ovvero senza mai sparare un colpo, tutti e 6 i livelli in movimento del gioco. La seconda è invece una modalità 2-colour con musiche retrò, ti basterà parlare con la forchetta del terzo mondo dell'isola Calamaio, battere almeno 15 boss con grado A o superiore, e tornare a parlare con la forchetta che sbloccherà la modalità tra le opzioni.

Cuphead è un classico shoot'em up a piattaforme in cui il giocatore si troverà ad affrontare una serie di boss da cercare all'interno di una mappa completamente esplorabile del loro mondo, per riscattare i loro contratti e riuscire a ripagare il loro debito col diavolo.
Le meccaniche sono semplici, si spara, si comprano upgrades e si decide quali usare a seconda del boss che si deve affrontare, inoltre si potrà . Il giocatore avrà vite infinite per affrontare i boss, inoltre mantiene le armi comprate anche dopo la morte, ma ne avrà solo tre per riuscire ad affrontare i singoli boss, se perde tutte e tre le vite dovrà riniziare lo scontro da capo, e una barra gli indicherà a che punto della boss battle era arrivato. Cuphead ha inoltre un'abilità di parata che gli permette di scontrarsi senza danno contro qualsiasi oggetto rosa, ogni volta che si utilizzerà quest'abilità, una barra laterale verrà caricata e, una volta piena, permetterà di utilizzare delle abilità speciali.
Il gioco permette inoltre una modalità multiplayer (fino a due giocatori) in cui se almeno uno dei due sarà ancora in vita, potrà tentare di resuscitare il compagno morto colpendo il suo fantasma con l'abilità di parata prima che voli via.
La grafica del gioco è ispirata ai cartoni animati anni '30, e in particolare ai lavori di Max Fleicher (creatore di Betty Boop), e per restare il più possibile vici a quello stile, è stata creata allo stesso modo, ogni boss è disegnato a mano, ogni sfondo è un acquarello, e ogni musica, rigorosamente jazz, è stata registrata apposta per questo gioco.

Cuphead e Mugman sono fratelli e vivono insieme a loro nonno Elder Kettle sull'isola Calamaio.
La vita procede tranquillamente finché un giorno i due ragazzi non si imbattono nel "Devil's Casino" un moderno paese dei balocchi dove iniziano a giocare a dadi. Vincere sembra facile e in poco tempo riescono a battere tutti gli altri giocatori, attirando su di sé l'attenzione del proprietario del casinò: il Diavolo. Quest'ultimo raggiunge il loro tavolo proponendo una sfida: un'ultimo lancio di dai per vincere tutti i soldi del casinò, ma se avessero perduto, lui avrebbe ottenuto le loro anime. Mugman è riluttante, ma prima che possa fermare il fratello, questi ha già tirato i dadi, e perso. Tutto sembra essere perduto, ma il diavolo fa loro una proposta: se avessero riscattato tutte le anime con cui aveva stipulato patti, li avrebbe lasciati liberi.
Questa è la premessa del gioco, e da qui in avanti il compito dei giocatori sarà quello di cercare tutte le anime e trovare un modo per spezzare il patto destreggiandosi tra boss fight innovative e stupefacenti che testeranno le loro abilità fino al limite. Saranno pronti alla sfida? O il Diavolo prenderà anche le loro anime?

Piattaforma: PlayStation 4
Ideazione: Maria Cevizovic
Sviluppo: Supermassive Games
Pubblicazione: Sony Computer Entertainment
Motore grafico: Decima
Genere: Avventura Grafica
Tema: Horror
Uscita: 26 agosto 2015
Fascia di età: PEGI 18

Inizialmente la data d'uscita del gioco doveva essere nel 2013, tuttavia quello stesso anno smisero di trapelare informazioni riguardanti il gioco, facendo pensare che il progetto fosse stato abbandonato. Per tutto il 2013 non se ne sentì più parlare, finché al Gamescon 2014 non venne nuovamente reintrodotto come titolo esclusivo per la Ps4, e con alcune modifiche nel sistema di gioco. Infatti decisero di optare per un gioco in terza piuttosto che in prima persona, e di sfruttare il sensore di movimento del Dual Shock 4.
Chi preordinò il gioco nel 2015 ottenne inoltre una scena extra tra Mike ed Emily, per approfondire i due personaggi.
Nel 2016 gli sviluppatori hanno confermato in un'intervista che sicuramente è nei loro progetti un sequel al gioco, ma ancora non hanno iniziato a svilupparlo, e probabilmente non sarà un'esclusiva Ps4

Until Dawn è un'avventura grafica suddivisa in 10 capitoli per ricordare una serie tv. Il giocatore avrà il controllo di tutti e 8 i protagonisti, potrà decidere dove farli andare, che luoghi esplorare, come farli rispondere ai loro compagni, ma dovrà essere cosciente che ogni sua scelta potrà portare alla morte di quei personaggi. L'obiettivo è cercare di far rimanere in vita tutti i ragazzi più a lungo possibile, in attesa che arrivi l'alba.
Totem e indizi forniranno indicazioni su come muoversi tra le scene, e più si esplorerà più si avranno indicazioni su cosa sta davvero accadendo durante il gioco, ma fornirà indizi anche ai personaggi, che più cose sapranno su ciò che li circonda, più le scelte che potranno compiere saranno vicine a salvargli la vita. Sapere che una porta è chiusa, risparmiare un colpo del fucile o non scivolare dentro un fiume durante un inseguimento possono sembrare elementi insignificanti, ma le meccaniche del gioco non perdonano neanche il minimo errore al giocatore, e perfino i quick time events, se sbagliati, possono avere conseguenze catastrofiche e irrimediabili.

Una casa isolata nel bosco ed un gruppo di adolescenti riuniti per ricordare l'anniversario della morte delle sorelle Hanna e Beth un anno prima. I cliché di questa ricetta horror non sono abbastanza? E se vi dicessi che la casa è perseguitata da un pericoloso psicopatico mascherato recentemente fuggito di prigione, le miniere circostanti sono infestate da creature soprannaturali e rivoltanti, e un uomo con un lanciafiamme si aggira nei boschi? Ora si che parliamo.
La storia segue le vicende di 8 ragazzi. Sam, la più riflessiva e seria del gruppo, il fratello delle due ragazze morte, Josh, Chris, il migliore amico nerd di Josh da sempre innamorato di Ashley, Mike e Jess, gli spacconi del gruppo nonché da poco fidanzati, Emily, una ragazza dura e sicura di se tanto da snervare chi le sta attorno, e Matt, il suo fidanzato dal carattere radicalmente opposto.
La storia, divisa in 10 capitoli, cambia costantemente punto di vista, e viene vissuta a seconda dei momenti da ognuno dei ragazzi, alla fine di ogni capitolo uno psicologo, il Dr Hill, si confronta col giocatore stesso facendolo ragionare sulle scelte da lui fatte, su ciò che pensa della storia, e sulle paure che lo attanagliano.
Il giocatore dovrà muovere i protagonisti e scegliere per loro, investigando negli ambienti, decidendo come rapportarsi con gli altri, e sopravvivendo agli orrori che attendono i ragazzi durante la nottata. Ma non bisogna mai dimenticare che nulla in questa storia è davvero come sembra, gli amici potrebbero rivelarsi dei nemici, i morti potrebbero avere ancora qualcosa da dire, e la troppa curiosità... potrebbe anche uccidere.