Emiliano Fittipaldi - LUSSURIA

INFORMAZIONI




TRAMA

Uno dei sette vizi capitali " Lussuria", una nuova, esplosiva inchiesta di Emiliano Fittipaldi sulle ipocrisie e i peccati della Chiesa cattolica, dove preti, vescovi e cardinali coinvolti in questi "vizi", possono portare a crimini e guerre di potere. Emiliano Fittipaldi è stato processato in Vaticano nel 2016 per un libro, "Avarizia". I documenti che svelano ricchezza, scandali e segreti della Chiesa. Con "Lussuria" , nuovi documenti riservati, intercettazioni , atti di commissioni internazionali, testimonianze di preti e monsignori che raccontano il degrado della chiesa, oltre agli scandali economici, non sono finiti nemmeno quelli sessuali. Gli abusi sui più piccoli non sono terminati. E l'omertà e l'occultamento di parole o fatti del potere ecclesiastico, continua, nonostante il grande clamore suscitato verso l'opinione pubblica. Una nuova documentazione che "alza il velo sulla realtà sconvolgente degli scandali sessuali che coinvolgono preti, vescovi e cardinali di tutto il mondo".


RECENSIONE

Fittipaldi spiega il sistema sconvolgente di una Chiesa preda della lussuria. L'opera si concentra sullo scandalo dei preti pedofili in Italia e di come spesso vengono coperti da vescovi e cardinali, una lobby gay talmente potente da essere pericolosa per la sicurezza del pontefice. Racconti di telefonate notturne da parte di vescovi e cardinali con esplicite richieste sessuali, regali ricevuti, inviti a cena, palpamenti da parte di esponenti della segreteria di Stato. Una rete composta di persone talmente fedeli, l’una all’altra, da costituire una sorta di società segreta.
Solo in Italia sono 200 i sacerdoti indagati o condannati per crimini sessuali, ma c'è moltissima omertà. Per citarne uno; Don Antonello Tropea, preso in flagrante dentro un’auto con un ragazzo di diciassette anni: venti euro in cambio di una prestazione. L’accusa è quella di prostituzione minorile, ma Tropea continua a esercitare le sue funzioni, evitando «di parlare con i Carabinieri» su consiglio dell’arcivescovo Francesco Milito.
Purtroppo è un tema molto difficile e complicato, a cui l' opinione pubblica italiana dà poco risalto. Il vero scandalo è che a scandalizzarsi siano davvero in pochi, la cosa peggiore, è che qualcuno attacca i giornalisti che ficcano il naso dove non dovrebbero.


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